La valutazione della pericolosità sismica è destinata fondamentalmente ad usi applicativi con finalità di riduzione del rischio sismico, avendo quindi ricadute importanti nel campo dell’ingegneria sismica.
Come ben noto, nella normativa sismica italiana, le azioni sismiche di progetto previste per diversi stati limite sono definite a partire dagli spettri a pericolosità uniforme su sito di riferimento rigido, assegnando prefissati livelli di probabilità di superamento in un intervallo di tempo legato al periodo di riferimento della struttura. Le azioni sismiche sono altresì funzione delle caratteristiche morfologiche e stratigrafiche che determinano la risposta sismica locale, la quale può essere calcolata attraverso approcci semplificati oppure sito-specifici.
L’enorme progresso di conoscenze avvenuto nel campo della pericolosità sismica, accompagnato dalla crescita significativa di dati derivanti dall’osservazione e analisi dei recenti terremoti italiani, ha messo in luce aspetti di notevole interesse nella valutazione dell’impatto della pericolosità sulle applicazioni dell’ingegneria sismica. Lo scopo del gruppo di lavoro è aprire un dibattito e stimolare riflessioni su tali aspetti, che comprendono in particolare:
1. Validazione dei risultati della pericolosità sismica a scala locale: la pericolosità sismica viene valutata su scala nazionale ma le norme si applicano a scala locale, rendendo dunque necessaria l’introduzione di criteri e strumenti, condivisi dalla comunità scientifica, che permettano di validare gli studi di pericolosità utilizzando i dati storici (anche con finalità di comunicazione);
2. Opportunità di criteri di progetto e/o di verifica aggiuntivi per una maggiore differenziazione geografica dei margini di sicurezza richiesti alle costruzioni (e.g. strutture esposte a livelli di scuotimento oltre le azioni sismiche)?
3. Effetti di sito nella valutazione delle azioni sismiche: come si confrontano i coefficienti di amplificazione stratigrafica con i risultati provenienti dagli studi di Microzonazione sismica? Qual è il sito di riferimento più opportuno per le analisi della pericolosità? Come considerare effetti di sito 2D/3D (se opportuno)?
4. Prospettive verso la definizione di azioni sismiche che tengano conto di effetti di campo vicino: modelli di previsione dello scuotimento sismico in campo vicino, miglioramento dei modelli e strumenti per la definizione della componente verticale;
5. Comunicazione della pericolosità sismica: strategie, strumenti e linee guida per una comunicazione efficace verso il pubblico e per promuovere una cultura della prevenzione del rischio sismico.